Haiku di chiusura
Si ferma ora
Il greco pneumatico,
Alla dimora.
Ancora il pianeta
Iridescenti lacrime piangono le stelle,
Ogni parola dolce mi risuona
Ogni emozione ed ogni sentimento
Sovra montagne dai rocciosi scogli
Volgeva il volto dal molle cuscino,
Nostalgico rammento dì lontani,
Ispirata al romanzo di Hermann Hesse, Sotto la ruota.
Vedo distintamente il mio sentiero,
Narrando i giorni quel divino labro,
Spargono al cielo ruvidi lamenti
Forzar la soglia al pantheon degli artisti,
Il cuor gioisce ed è l'animo sveglio,
Non è rimasto altro
Lacrima il vento disperdendosi
Tra alberi, foreste, e verdi fronde,
Sconvolge il ridondar di cupo tuono
Clang-krack-Clang
Fui sottoposto al giogo di Prometeo,
Splendente sole, illumina l'oceano,
Sedendo e lavorando all'opra intesa,
Vano tentativo di parlare,
S'avverte nella notte la presenza
Se come la mia dimora
I.
Questa poesia è dedicata a tutti i malati di A.I.D.S.
Non era un galantuomo,
Senti notturna la brezza
Quanto mi mancano
Uno sguardo
Musica di notte
Va' via dolore, va' via tristezza,
Ce ne andiamo così:
Rimane solo la musica,
Vieni, Luce, vieni nel sonno,
Penne e matite, squadre e compassi,
Quando varcherò il tuo cancello,
Pensando dolente gli errori trascorsi,
Iridescenti lacrime piangono le stelle
Non era un galantuomo,
Il balcone, l'illuminazione dell'immenso,
Questa canzone è dedicata a tutti i malati di A.I.D.S.
I.