Notte
Pensando dolente gli errori trascorsi,
I brividi freddi, gli incubi occorsi,
La tristezza di seta, la morbida veste,
La gioia passata e la lugubre peste
Ch'or già accorrendo mi svela la morte,
Compagna fedele di speranze accorte;
Quand'anche fossesi disciolto il mare,
Quand'anche si fossero sciolte le cere,
Illusioni e speranze, desideri e miraggi,
Ripensando penosi degli amari assaggi,
Comunque sentirei il nero galoppo del cavallo
Lo zoccolo battente, lo scalpito del metallo,
Sovra il quale risplende la falce della Luna,
Brillante sopra l'ormai svelata Runa
Dei vacui anni inutili passati,
E dei piccoli pensieri inaspettati,
Intanto tessi, o Notte, la tua tela
Opaca, Così scendendo il sonno cela
Gli affanni all'uomo, ed il suo lavoro
E la famiglia, suo unico tesoro,
Pensando a tutto questo; e le farfalle
Volano nel ciel verso le stelle.
Nessuno ha più d'un sorso d'infinito,
Infin che il destin suo non sia finito.
Sabato, 8 Gennaio 1994, Italo Greco ( Oggi Drago_Celeste )
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