Vedo distintamente
Vedo distintamente il mio sentiero,
Svelarsi alla luce delle stelle,
Son fermo sul possente mio destriero,
Che dagli zoccoli crea luminelle.
In lugubre macchia d'inchiostro nero
La strada si muta di cose belle,
Giù, fino all'orizzonte del pensiero,
Dove arrivarono le caravelle.
Eppure sento il richiamo lontano
Della forza primeva e autoritaria,
Il forte Fato, possente sovrano,
Che con le braccia forti fende l'aria,
M'afferra un fremito d'angoscia vano,
Al triste segno della procellaria.
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