La battaglia di Salamina
Sconvolge il ridondar di cupo tuono
Il nero della notte, di tempesta,
S'erge dal monete il rilucer del trono
Su d'alberi maestri la foresta.
Si specchia il plenilunio dentro il mare,
Tingendosi il satellite di sangue,
Saliva al cielo il fervido clangore,
Finché il volto del Re divenne esangue.
S'alzò fuggendo dall'impervio calle,
Il regio scranno un lampo frantumava,
Le schegge avvamparono sul colle,
La Libertà la Tirannia vinceva,
Così tremò roboando ogni valle,
E gran massacro poi ne rimaneva.

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