Il pneumatico d'Ellenico

Wednesday, August 08, 2007

A mio nonno

Non era un galantuomo,
Non era un arrivista,
Soltanto un pover uomo,
Soltanto un socialista.


Ma un socialista vero,
Sincero di pensiero,
Gridava ai signorotti:
- Sia gloria a Matteotti.


Soffrì pene tremende,
Atroci pagò ammende,
Avendo un gran coraggio,
Sua sorte volse al peggio.


Urlavano i fascisti,
In schiere di squadristi,
Picchiavano i bastoni,
Fra le esclamazioni.


Un uomo solo in piazza,
Di così gracile stazza,
La veste ormai consunta,
E l'espressione smunta,


Cantava fragoroso
Un inno doloroso
Di libero pensiero,
D'un volere fiero:


- La libertà ci viene,
Dall'esser sempre insieme,
Per la nostra libertà,
Senza di cui nulla si dà. -


Mai l'ho conosciuto,
Il padre ne ha parlato
Fiero ai figli cari,
Pensò pensieri amari.


Ma tu lettore attento,
Se sei a capire intento,
Saprai che uom fu questo,
Grande, triste e mesto.


Dipende la tua libertà
Sol dalla tua volontà,
Ricorda, a esempio trarre,
Del còr che vollero estòrre.

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